Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe

Organo di rappresentanza dei genitori

Tipologia

Organo collegiale

Cosa fa

I genitori possono far parte, se eletti, dei consigli di intersezione, interclasse e di classe rispettivamente per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.

 

Competenze del Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe

  

DLGS 297/94

Art. 5 - Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe

1. Il consiglio di intersezione nella scuola materna, il consiglio di interclasse nelle scuole elementari e il consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria sono rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola materna, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella scuola elementare e dai docenti di ogni singola classe nella scuola secondaria. Fanno parte del consiglio di intersezione, di interclasse e del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315, comma 5, sono contitolari delle classi interessate. 
 
1-bis. Gli insegnanti tecnico-pratici, anche quando il loro insegnamento si svolge in compresenza, fanno parte, a pieno titolo e con pienezza di voto deliberativo, del consiglio di classe. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali relative alle materie il cui insegnamento è svolto in compresenza sono autonomamente formulate, per gli ambiti di rispettiva competenza didattica, dal singolo docente, sentito l'altro insegnante. Il voto unico viene assegnato dal consiglio di classe sulla base delle proposte formulate, nonché degli elementi di giudizio forniti dai due docenti interessati.
 
2. Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione, di interclasse o di classe.
a) nella scuola materna e nella scuola elementare, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti;
b) nella scuola media, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe;
c) nella scuola secondaria superiore, due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe;
 
3. Nella scuola dell'obbligo alle riunioni del consiglio di classe e di interclasse può partecipare, qualora non faccia già parte del consiglio stesso, un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti alla classe o alle classi interessate, figli di lavoratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi membri della comunità europea.
 
4. Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio che coadiuvano i docenti delle corrispondenti materie tecniche e scientifiche, negli istituti tecnici, negli istituti professionali e nei licei. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali sono formulate dai docenti di materie tecniche e scientifiche, sentiti gli assistenti coadiutori.
 
5. Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside a uno dei docenti membro del consiglio stesso.
 
6. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la sola presenza dei docenti.
 
7. Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti.
  
8. I consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti rispettivamente dal direttore didattico e dal preside oppure da un docente, membro del consiglio, loro delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione valutazione e sperimentazione previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza.

 

Art. 38 - Decadenza

1. I membri eletti e quelli designati, i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive dell'organo di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità previste dall'articolo 35.

Sede

Altri componenti

Consiglio di intersezione - Infanzia

Ne fanno parte tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il Dirigente Scolastico o un docente da lui delegato, facente parte del consiglio.

Consiglio di interclasse - Primaria
Ne fanno parte tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il Dirigente Scolastico o un docente da lui delegato, facente parte del consiglio.

Consiglio di classe - Secondaria
Ne fanno parte tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il Dirigente Scolastico o un docente, da lui delegato, facente parte del consiglio.

Info

Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questi organismi. È diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto.
L'elezione nei consigli di classe si svolge annualmente entro il 31 ottobre, con procedure semplificate.
Il Consiglio di Classe si occupa dell'andamento generale della classe, formula proposte al dirigente scolastico per il miglioramento dell'attività, si esprime su eventuali progetti di sperimentazione, presenta proposte per un efficace rapporto scuola-famiglia (articolo 5 del  Decreto Legislativo 297 del 16 aprile 1994  e successive modifiche).

Correlati

Che cosa fa il Rappresentante dei genitori?

Il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione, attraverso i rappresentanti, informa gli studenti e le famiglie sull’andamento della classe. I rappresentanti dei genitori riferiscono al Consiglio le richieste ed evidenziano le necessità della classe. Pertanto il Consiglio è un organo che ha anche lo scopo di favorire i rapporti con gli alunni e le famiglie nell’interesse comune di garantire il successo scolastico degli alunni.

Il Rappresentante dei genitori:

  • formula proposte in ordine all’azione educativa e didattica;
  • propone e si fa promotore di iniziative di sperimentazione, attività culturali e formative che integrano l’insegnamento curricolare come visite e viaggi di istruzione, frequentazione di mostre, teatri, cinema, partecipazioni a seminari, convegni, visite aziendali, partecipazione degli alunni a stage, concorsi;
  • agevola ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
  • esercita la competenza in materia disciplinare astenendosi con conseguente surroga nel caso in cui sia genitore dello studente da sanzionare; a questo proposito si ricorda che il genitore componente di un organo collegiale della scuola è un funzionario onorario perciò, quando concorre all’adozione di una deliberazione amministrativa, egli assume la veste di pubblico ufficiale ai sensi dell’art. 357 del codice penale ed ha l'obbligo di riservatezza circa le decisioni assunte (art. 326, comma 1, del codice penale). 
  • si fa portavoce di necessità, iniziative e proposte della propria classe:

- presso il Consiglio di cui fa parte o presso il Docente coordinatore, 

- presso il Comitato Genitori.

- presso i propri rappresentanti al Consiglio di Istituto, ma solo per le materie di competenza dello stesso.

 

Quali procedure deve seguire il Rappresentante per svolgere al meglio l'incarico?

  1. Se le proposte e le necessità coinvolgono tutta la classe, il Rappresentante le comunica al Docente coordinatore esplicitando i nomi ed i cognomi dei genitori proponenti. Il docente coordinatore, se lo riterrà opportuno, informerà il Dirigente Scolastico.
  2. Se le proposte e le necessità coinvolgono parte della classe, il Rappresentante le comunica al docente coordinatore, esplicitando i nomi ed i cognomi dei genitori proponenti. Il docente coordinatore, se lo riterrà opportuno, informerà il Dirigente Scolastico.
  3. Se le proposte e le necessità coinvolgono un solo genitore, egli stesso le comunica al coordinatore o al docente singolo coinvolto. Solo se il problema permane, il genitore può comunicarlo al Dirigente Scolastico.
  4. Se costituite, modera le chat di classe, ricordando a tutti i componenti che ci si deve astenere da commenti diffamatori nei confronti di alunni, genitori e personale scolastico, perché tali comportamenti integrano una responsabilità di natura penale (si rimanda, fra le altre, alla sentenza della Corte di Cassazione 28675/2022). 
Tag pagina: Rappresentanti di classe dei genitori